Colpo di calore cane. Sintomi, cosa fare e prevenzione
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Estate / Sicurezza

Colpo di calore cane. Sintomi, cosa fare e prevenzione

Il colpo di calore nei cani non è una banalità estiva, è un vero e proprio cortocircuito del loro sistema di raffreddamento. A differenza nostra, i cani non sudano: regolano la temperatura ansimando e disperdendo calore dai cuscinetti. Ma se fuori ci sono 35 °C (magari su asfalto rovente), quel sistema va in tilt. Alcune razze, come i Bulldog o i Carlini, partono già svantaggiate per via della conformazione del muso. Se poi ci metti l’età, il peso o il caldo umido, il rischio si alza. Quando la temperatura corporea del cane supera i 41 °C, si rischiano danni seri agli organi. E fidati, non vuoi arrivare a quel punto.

Quali sono i segnali precoci da riconoscere subito

Non serve essere veterinari per accorgersi che qualcosa non va. Basta saper osservare. I segnali ci sono, e arrivano belli chiari. Il cane non te lo dice, ma ti parla con il corpo.

Ecco cosa devi tenere d’occhio senza farti prendere dal panico:

  • Respira come se avesse corso una maratona… anche se era fermo
  • Sbava più del solito, con bava densa e appiccicosa
  • Cammina storto, barcolla o sembra ubriaco
  • Si accascia, diventa lento, stanco, non risponde ai richiami
  • Lingua rossa fuoco o peggio, tendente al bluastro
  • Tremori, scosse o muscoli rigidi come se avesse freddo (spoiler: non è freddo)

Se vedi uno o più di questi segnali, meglio fermarsi subito e intervenire.

In quali situazioni il cane rischia davvero il colpo di calore

Non serve che sia luglio, mezzogiorno e sotto il sole del deserto. Il colpo di calore colpisce anche quando meno te lo aspetti. Basta un ambiente chiuso, poca ventilazione e un po’ di distrazione.

Questi sono gli scenari che dovresti sempre evitare o gestire con attenzione:

  • Auto parcheggiata, anche “solo due minuti”. No, nemmeno con finestrino abbassato.
  • Passeggiate tra le 11 e le 17: se sudi tu, il cane suda peggio.
  • Asfalto bollente: prova a camminarci scalzo, poi dimmi.
  • Giochi o sport intensi sotto il sole
  • Stanze senza aria, cantine, garage o verande chiuse

Più il cane è brachicefalo, anziano, obeso o con problemi respiratori… più rischia.

Strategie efficaci per evitare il colpo di calore nei mesi caldi

Lo so, vuoi goderti l’estate col tuo cane. Ci sta. Ma servono delle regole da spiaggia (e da città) per non trasformare un’uscita in una corsa dal veterinario. Prevenire non vuol dire tenere il cane chiuso in casa: vuol dire uscire meglio.

Ecco il mio kit mentale di sopravvivenza estiva:

  • Esci presto o tardi: all’alba o al tramonto, che c’è pure più poesia
  • Acqua sempre a portata, non solo per bere ma anche per bagnare
  • Pause all’ombra, ogni volta che puoi
  • Tappetini refrigeranti, bandane bagnate, panni freschi: sembrano stranezze, ma funzionano
  • La regola d’oro: mai, MAI, lasciare il cane in auto. Sì, anche se sei “solo al tabaccaio”

Cosa fare (e cosa evitare) se si sospetta un colpo di calore

Ti sembra che stia ansimando troppo? Sembra confuso? Meglio agire subito, ma con testa. Il panico è il peggior consigliere: serve sangue freddo, in tutti i sensi.

Fai così, con calma ma senza perdere tempo:

  • Portalo in un luogo fresco, all’ombra o sotto al ventilatore
  • Bagnagli le zampe, la pancia e la testa con acqua fresca (ma NON ghiacciata)
  • Ventilalo: aria sul corpo, aiuta la dispersione del calore
  • Chiama il veterinario: anche se sembra migliorare, meglio farsi guidare

E mi raccomando, NON fare questi errori:

  • Niente secchiate di acqua gelata o ghiaccio sulla pelle
  • Non buttarlo dentro alla vasca fredda, che lo mandi in shock
  • No ai farmaci fai-da-te: anche se pensi “tanto gli do solo un po’ di Tachipirina” (spoiler: NO)

È utile l’uso di prodotti specifici contro il caldo?

Siamo nel 2025, e ormai per ogni problema c’è un gadget. Anche per il caldo. Alcuni funzionano, altri sono solo belli su Instagram. Ma non sono miracoli ambulanti: vanno usati bene e con criterio.

Quelli che consiglio davvero, se usati nel modo giusto:

  • Gilet refrigeranti: utili per brevi uscite o per i cani che lavorano
  • Borracce termiche: ottime per avere acqua fresca a lungo
  • Tappetini cooling: ideali per le pause, anche a casa (ma attenzione a quale scegliere, deve essere sicuro e adatto per il vostro cane).
  • Integratori di sali? Solo se te li consiglia il veterinario. Non sono caramelle.

Il miglior prodotto resta sempre il buon senso. Costa poco e salva vite.

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Colpo di calore e attività sportiva: come regolarsi

Allenarsi d’estate? Si può, ma non come a ottobre. Serve flessibilità. Se fai ricerca, obedience, agility o canicross, sai già che ogni cane ha il suo limite. Tu conosci il tuo cane? Bene, allora ascoltalo.

Ecco le mie regole da educatore che ha visto di tutto:

  • Allenamenti solo all’alba o tardi, mai quando batte il sole
  • Pause regolari, anche se lui non sembra stanco
  • Controlla la temperatura, ogni tanto tocca orecchie e ascelle
  • Box freschi, ventilati, mai chiusi e bollenti
  • Se fa troppo caldo o il cane non è in forma, salta l’allenamento. Non succede nulla. Il cane ti ringrazierà.

Come prepararsi in anticipo: il kit anti-caldo per le uscite

Le uscite estive vanno affrontate come missioni. Non puoi improvvisare. Un piccolo zaino con le cose giuste puó trasformare un “oddio” in un “tutto sotto controllo”. Fidati.

Ecco cosa non deve mancare mai nel tuo zaino estivo:

  • Acqua fresca e ciotola pieghevole
  • Panno umido in microfibra (meglio se congelato poco prima)
  • Spray refrigerante veterinario, utile per emergenze
  • Mini ventilatore da borsa, carica batteria inclusa
  • Numero del veterinario salvato tra i preferiti

Educazione e consapevolezza: cosa ogni proprietario dovrebbe sapere

Il cane non è un soprammobile: vive, respira, soffre. E spesso soffre in silenzio. Chi ha la fortuna di vivere con un cane ha anche il dovere di informarsi e fare prevenzione. Non serve una laurea, basta attenzione.

Chi dovrebbe sapere cosa fare in caso di colpo di calore? Tutti questi:

  • Educatori, istruttori e toelettatori
  • Dog sitter e volontari
  • Parenti e amici che portano il cane fuori “giusto per fargli fare due passi”

La consapevolezza è contagiosa, e in questo caso… può salvare una vita a quattro zampe.